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Giochi da tutti paesi: Relazione finale delle attività svolte nelle classi
 di Manna Sabina Elvira e Carnaroli Camilla

 

L'attività svolta all'interno delle classi è stata suddivisa in due incontri da un'ora e mezza l'uno, per ciascuna delle classi partecipanti al progetto.
Durante la prima giornata d'attività siamo state, noi educatrici, ad essere protagoniste attive dell'incontro, lasciando poi che il secondo appuntamento fosse caratterizzato da un protagonismo degli stessi bambini, con particolare attenzione che anche i bambini stranieri avessero i loro spazi di parola e d'azione.
Nel primo incontro, dopo un'iniziale presentazione tra noi educatrici e il gruppo classe abbiamo letto una favola, nella quale ognuna di noi doppiava le voci dei propri personaggi.
Il racconto, piuttosto moderno, è la storia di un bambino che trascorre le sue giornate a giocare con un computer fino a quando non incontra un essere piccolo e magico che lo porta con sé in un viaggio attraverso i continenti alla scoperta dei giochi che si fanno nel mondo.
Al ritorno da questo fantastico viaggio, il protagonista si accorge di preferire al gioco solitario davanti al computer, il giocare insieme ai compagni. Decide inoltre, di fare un'indagine tra gli adulti che conosce per scoprire quali fossero i loro giochi da piccoli.
Dal racconto abbiamo preso spunto per presentare una grossa borsa colorata che abbiamo voluto chiamare "Il borsone del Mondo", contenente alcuni giocattoli di diversa provenienza. Nella scelta dei giocattoli abbiamo posto particolare attenzione, non solo al paese d'origine, ma anche al materiale usato per costruirli, affinché si accentuasse la loro bellezza nell'essere diversi. Bambole e pupazzi di Juta, di legno, di foglie, lattine trasformate in macchine, strumenti musicali di legno, la scoperta di tutti questi giocattoli è stata per i bambini un misto di curiosità e impazienza nel toccarli e provarli.
Li hanno presi in mano, ci hanno giocato, se li sono scambiati tra loro, scoprendo giocattoli divertenti con i quali non avevano mai giocato prima.
Dal borsone abbiamo estratto anche delle schede con istruzioni di alcuni giochi di movimento, scelti dopo una accurata ricerca in libri di interculturalità e siti internet.
Molti di questi giochi presentavano parole o brevi filastrocche in lingua originale del luogo di provenienza e anche il semplice impararle e ripeterle è stato motivo di divertimento e risate.
Abbiamo cercato di giocare insieme più tempo possibile, per poter lasciare ai bambini un ricco bagaglio di giochi da poter riutilizzare indipendentemente dall'attività specifica.
Abbiamo chiuso questo primo incontro rimandando ai bambini il messaggio con il quale finiva la storia letta inizialmente: la ricerca fra gli adulti di quali fossero i loro giochi da piccoli.
Il secondo appuntamento iniziava proprio dal racconto attivo dei bambini, svolto anche con l'aiuto di disegni e dimostrazione pratiche, dove noi educatrici ci siamo poste come mediatrici tra un racconto e l'altro.
Si è poi passati a provare insieme questi giochi, giocando insieme noi, i bambini e le insegnanti e orientando il gruppo classe verso la scelta di uno o più giochi o giocattoli da presentare  al concorso finale, obiettivo del progetto stesso.
Abbiamo concluso l'incontro, salutando i bambini e dando loro appuntamento alla festa finale , dove avremmo giocato tutti insieme ai vari giochi proposti dalle differenti classi e scuole.

Fano, lì 30/12/2004