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Ti
racconto il mio paese...la Cina |
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Barbara Gambini e Yang Xiaping, a cura di Catia Brunelli e
Elisabetta Montesi
Presentazione del volume
La recente accelerazione della mobilità sociale e la
complessità con cui oggi si svolgono i flussi umani hanno
reso il fenomeno migratorio una vera e propria sfida per la
società e, più ancora, per tutte quelle istituzioni che si
occupano della formazione degli individui.
Ne confronti della collettività la scuola possiede
responsabilità educative che le impongono di agire in
risposta a queste sollecitazioni sociali, promuovendo buone
prassi interculturali finalizzate a formare individui
rispettosi dei principi di democrazia e di equità.
Tra le tante strategie esistenti per promuovere educazione
interculturale a scuola,quello che utilizza la narrazione
risulta assai efficace; la pratica narrativa, infatti, fa
dialogare popoli e culture, sana i vuoti spaziali e
temporali, innesca un vivo interesse per la conoscenza
reciproca da cui consegue il desiderio di approfondire lo
studio di contesti storico-geografici, di espressioni, di modus
vivendi diversi dal proprio.
Alle potenzialità che la narrazione possiede relativamente
all'educazione interculturale fa riferimento questo volume,
il primo di una raccolta che si propone di illustrare,
proprio attraverso il racconto dell'esperienza
diretta di alcuni testimoni, aspetti e tradizioni delle
popolazione più rappresentate nella realtà territoriale
marchigiana.
In tal modo si intende sottolineare che le suggestioni e i
ricordi del paese d'origine di individui stranieri hanno una
grande valenza, meritano giusta attenzione e sono degne di
essere raccolte e scambiate con quelle della popolazione
autoctona, perché costituiscono motivo di orgoglio e di
valorizzazione della propria identità.
Finalità del volume è anche quella di mettere a
disposizione dei suoi fruitori notizie e aspetti peculiari
di una cultura - in questo caso di quella cinese - da cui
possa prendere avvio il processo di sensibilizzazione all'interculturalità
che passa attraverso la conoscenza, la comprensione e il
riconoscimento dell'altro diverso da sé.
In questo testo la Cina è raccontata da due punti di
vista, quello di una donna cinese emigrata da tempo in
Italia e quello di una ragazza italiana che ha soggiornato
nel paese: la duplice prospettiva di analisi si propone di
far scoprire al lettore insospettate affinità tra le
espressioni delle due culture, di coglierne gli intrecci, le
relazioni, di rivisitare quegli stereotipi e qui pregiudizi
che ostacolano l'apertura all'altro "diverso" dal
sé.
E poiché nel processo di costruzione del sapere e di
interiorizzazione dei contenuti la partecipazione attiva del
soggetto è importante tanto quanto la lettura finalizzata
alla conoscenza, le pagine centrali del volume sono state
pensate per consentire l'intervento diretto del lettore e,
pertanto, possono essere fotocopiate, colorate, ritagliate,
incollate con creatività da coloro che utilizzeranno il
testo.
In tal modo oltre alla valenza informativa, il libro si
correda di un valore aggiunto, che lo integra e lo completa,
quello relativo alla messa a disposizione di materiale
divertente, accattivante, pratico, utile e di uso immediato.
Il volume e strutturato sull'incontro e sullo scambio: la
compresenza di contributi dalle prospettive diverse, eppure
incrociate, l'esplicito coinvolgimento empatico e attivo
richiesto al lettore danno una testimonianza concreta di
questa impostazione.
Incontrarsi e confrontarsi sono anche termini-chiave di un
agire interculturale che persegue l'obiettivo dell'autentica
integrazione sociale, facendo riferimento alla logica del
dialogo e della reciprocità.
L'augurio che ci facciamo è che questo occasioni di
incontri e di contatto siano sempre più frequenti anche
nella realtà e che sempre più si impari a prestare
attenzione a quanto gli altri hanno da raccontarci e a
quanto noi abbiamo da raccontare a loro.
Nota:
la pubblicazione può essere richiesta a CREMI
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