Che
bello! A Fano è arrivato il circo con tutti i suoi
animali: tigri, leoni, cavalli, ippopotami, struzzi,
canguri e un piccolo cammello naturalmente con le sue
due belle gonfie gobbe sul dorso. Era un cammellino
particolarmente curioso e intraprendente.
Un
giorno che trovò il cancello del recinto aperto non ci
pensò due volte e decise di andarsene a fare una
passeggiata. Fu una lunghissima passeggiata. Attraversò
i campi fioriti, un piccolo ruscello e mangiò teneri
germogli dagli alberi. Quando si accorse di essersi
perduto era già sera, il sole stava per tramontare e
presto fu buio pesto. Il buio faceva tanta paura al
piccolo cammello, vedeva mostri con gli occhi gialli
dappertutto e tremava e si pentiva di essersi
allontanato senza permesso dal circo. Molto stanco
decise di accovacciarsi sotto un albero e si addormentò.
Il
mattino arrivò presto e un bel raggio caldo di sole
accarezzò il suo musetto e lo svegliò. Subito incominciò
a scrutare l’orizzonte e vide in lontananza una
fattoria. Con passo lesto si avvicinò per chiedere
aiuto. Nella fattoria i conigli, le oche, il gatto, il
cane, il cavallo, le galline, il gallo, i pulcini, gli
anatroccoli, tutti giocavano allegramente, ma quando
videro arrivare quello strano animale con le zampe e il
collo lungo lungo, una bocca grande con tanti dentoni e
due grandi gobbe scapparono tutti a nascondersi nella
cuccia dietro i mucchi di fieno, fra le canne dello
stagno e dentro la stalla insieme alla mucca Carolina.
Il
piccolo cammello arrivò sull’aia, non trovò nessuno, ma
vide la grande porta della stalla ed andò a bussare:
“TOC TOC”, “CHI E’” chiese la mucca Carolina con il suo
vocione. “SONO BULL BULL” rispose il cammellino, “ENTRA”
lo invitò la mucca. Appena entrato anche la mucca
Carolina si meravigliò moltissimo del suo strano aspetto
e subito cominciò a fargli un mucchio di domande. Seppe
che veniva da un paese molto lontano, un paese molto
caldo e che correva e giocava spesso tra la sabbia fine
del deserto e che le due gobbe erano la sua risorsa di
cibo e di acqua e poi gli chiese cosa significasse nella
sua lingua Bull Bull e lui con po’ di imbarazzo ripose
“PISCIONE” e mentre lo diceva per l’emozione incominciò
a fare la pipì così lunga che sotto le sue grandi zampe
si formò una pozzanghera gialla gialla. La mucca
Carolina allora cominciò a ridere e con lei tutti gli
altri animali che uscirono dai loro nascondigli per
guardare da vicino Bull Bull.
Nessuno ebbe più paura e siccome trovarono Bull Bull
molto simpatico decisero di organizzare un’allegra festa
per farlo sentire a suo agio ballarono, cantarono,
mangiarono tanto fieno, carote, mele e una gigantesca
torta. Bull Bull fu così felice di aver trovato amici
così simpatici che decise di rimanere per sempre con
loro alla fattoria.
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