Introduzione
L’educazione
interculturale,come è previsto dalla normativa vigente,deve
essere rivolta a tutti, perché tutti i bambini,
indipendentemente dall’origine, saranno sempre più
coinvolti dalle trasformazioni in atto e dovranno essere
preparati ad affrontarle
contribuendo, in modo democratico, alla creazione di
una convivenza basata sull’uguaglianza di genere, sulla
tolleranza, sulla solidarietà, sul pluralismo,sul rispetto
per le minoranze etniche.
Non
a caso abbiamo iniziato con una
piccola storia “rubata” a Gianni Rodari.
Perché è con
le storie che vorremmo lavorare a questo progetto.
Obiettivii
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Costruire
un ponte tra infanzia e culture, attraverso le parole
delle fiabe,coinvolgendo i genitori stranieri e non.
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Favorire
lo scambio e l’incontro tra adulti che hanno storie e
provenienze diverse.
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Educare
all’ascolto di narrazioni inserite in un patrimonio
culturale diverso
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Promuovere
uno spirito di collaborazione, che partendo dalla
diversità e originalità di ciascuno costruisca uno
scambio e un’ esperienza di cooperazione.
Fasi
del progetto
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Raccolta
delle fiabe:Raccolta di storie e narrazioni tra le mamme
dei bambini stranieri e italiani, le mamme verranno
informate degli scopi dell’iniziativa attraverso la
riunione dei genitori e la divulgazione di brevi
messaggi bilingui.
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Scrittura
e traduzione delle fiabe;
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Narrazione
e animazione delle fiabe. Nella terza fase del progetto
ci si propone di illustrare, stampare e diffondere i
materiali raccolti.All’interno della scuola si proporrà
ai bambini l’ascolto delle favole anche in lingua
originale, da parte delle mamme arabe e non.
Lettura, animazione , rappresentazione di alcune
fiabe e
l’allestimento di stand gastronomici etnici con la
collaborazione di tutti i genitori.
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UN
LUNGO VIAGGIO
Un lungo viaggio voglio fare,
i bimbi del mondo andro' a trovare.
Ad uno ad uno li voglio vedere,
per sapere
come stanno, che fanno,
se
vanno a scuola o non ci vanno,
se una mamma ce l'hanno,
se hanno un papà che va a lavorare
e almeno una sorellina per giocare.
Voglio sapere chi rimbocca
Le coperte dei loro lettini,
chi li sgrida se i ditini
si mettono in bocca,
se c'è chi pettina loro i capelli
con il pettine bagnato
e se è stato rattoppato
lo strappo nei calzoncini belli.
Voglio essere sicuro
Che nessuno abbia paura quand’è scuro,
che abbiano tutti vicino al cuscino
un bel sogno da sognare,
e una nonna che li tiene per mano
e l’uomo nero fa stare lontano.
E dirò loro : buongiorno, bambini
Bianchi, gialli, morettini,
bimbi di Roma e di Santa Fè,
colore di latte o caffè,
bimbi ridenti di Mosca e Pechino,
o poveri fiori falciati
nel Paese del Fresco Mattino
bimbi dal ciuffo nero o biondo
buongiorno a tutti i bambini del mondo.
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